Tanti affluenti verso lo stesso mare. Le interminabili file di giovani che da tutta la città di Cracovia e dai suoi dintorni si stanno riversando in direzione di Wieliczka, confluiranno tutte nella spianata del Campus Misericordiae, a circa 12 km dalla città. Non solo l’organizzazione dell’evento ha predisposto di tanto in tanto punti di ristoro e presidii medici; sono gli stessi residenti di queste contrade ad offrire alla festante carovana viveri e assistenza, sotto lo sguardo vigile di un imponente schieramento di forze dell’ordine. I primi arrivati hanno già iniziato a predisporre nei modi più originali rifugi di fortuna per passare la notte che separerà la fine della veglia e del concerto immediatamente successivo dall’inizio della messa che domenica 31 luglio segnerà la conclusione di questa XXXI Gmg. La temperatura è elevata ma non proibitiva (qui a Cracovia nel pomeriggio i termometri segnano 27 gradi) e al Campus soffia un vento che al momento ristora, ma lascia presagire una notte in cui i sacchi a pelo saranno indispensabili. Lungo il cammino verso il Campus, mentre di tanto in tanto vengono rinfrescati da tubi che irrorano in ogni dove spruzzi d’acqua, i pellegrini oltrepassano le due opere segno che rimarranno in questa diocesi come eredità della Giornata: la casa di riabilitazione per anziani “Campus misericordiae” e il centro Caritas “Il pane della misericordia”, un magazzino di alimenti destinati ai bisognosi di Cracovia. I giornalisti e i fotografi, dopo aver fatto la fila insieme ai giovani per arrivare verso il varco comune, vengono poi accompagnati alle zone ad essi destinate, sfilando accanto ad un cordone di poliziotti, mentre i ragazzi occupano le zone, via via meno vicine all’imponente palco, da dove seguiranno la veglia e, domani, la messa. Al suo arrivo, dopo aver varcato la Porta della Misericordia insieme a sei giovani (uno per continente), il Pontefice sfilerà in mezzo a loro, e la speranza di vedere Francesco da vicino rende l’atmosfera dell’attesa carica di allegria.