Partecipare a un incontro internazionale per la preparazione della Gmg estiva dell’anno successivo, ha i suoi lati buffi. Come, per esempio, vedere i preti africani aggirarsi attorno al Santuario di Kalwaria guardandosi attorno disorientati per le due dita di neve scese nella notte; addobbati con berrette di lana improbabili che devono aver ricevuto in prestito da qualche missionario italiano, impietosito dalla notizia che sarebbero andati «al fresco».
Il clima fra i partecipanti all’appuntamento internazionale che si è tenuto a Cracovia nei giorni scorsi, però, è stato tutt’altro che freddo. Attraverso i rappresentanti di 144 Paesi del mondo si percepiva l’attesa. E davvero – in Italia – non ci accorgiamo di quanto siamo fortunati a poter progettare un viaggio con i nostri giovani nella massima libertà… [continua ]
*articolo pubblicato su Avvenire il 9 dicembre 2015