“Dalla porta di casa mia…”, “…Alla Porta Santa”. La seconda scheda del sussidio di preparazione al Giubileo dei Ragazzi segue e completa la prima. Dopo aver riflettuto sul senso del pellegrinaggio, ora i ragazzi guardano alla Porta Santa: è il simbolo del passaggio verso la conversione del cuore.
La citazione di Misericordiae Vultus accosta la Porta Santa alla porta del cuore di Dio, sempre aperta per chi lo cerca: “Dio non si stanca mai di spalancare la porta del suo cuore per ripetere che ci ama e vuole condividere con noi la sua vita”. Così anche noi siamo invitati ad aprire il cuore ai fratelli, agli amici, ai familiari, ai compagni di classe: l’atteggiamento del cuore è appunto quello dell’accoglienza.
L’attività suggerita in questa seconda scheda vuole mettere i ragazzi “in situazione”, attraverso una narrazione che potrebbe essere di loro stessi. Il racconto di Fabio e Marco parla dell’altro che chiede spazio, che domanda accoglienza per quello che è, non per quello che noi vorremmo che fosse (senza interessi e bisogni che non siano i nostri).
Infine la proposta per il momento di preghiera: il brano di Zaccheo descrive il modo di accogliere di Gesù, e la reazione che suscita in chi si sente pienamente accolto e amato. A questo testo è accostato un riquadro di un affresco di Giotto, conservato nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Vi è raffigurato Bonifacio VIII mentre istituisce il primo Giubileo della storia della Chiesa cattolica. L’anno è il 1300: può essere interessante riflettere con i ragazzi sulla continua novità della proposta cristiana e giubilare, che si ripete nei secoli ma è sempre specificamente adatta alle donne e agli uomini del proprio tempo.
Citazione, atteggiamento del cuore, attività, preghiera e arte. Differenti linguaggi per parlare ai ragazzi dell’incontro con il Signore, che li aspetta a Roma nel prossimo aprile.