Anche i giovani carcerati di Torino, Milano e Catania parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia con Papa Francesco grazie alla radio. Sono i ragazzi che stanno facendo percorsi di recupero nelle carceri minorili Ferrante Aporti di Torino, Beccaria di Milano, I.P.M. di Catania. Giovani che non potranno andare a Cracovia ma che grazie alla radio saranno ugualmente presenti. Dal 25 al 29 luglio alle ore 19 su inBlu Radio, il network delle radio cattoliche italiane, questi ragazzi con le parole, l’uso della musica e di altri linguaggi racconteranno le loro storie, riflessioni, fatiche e attese. “Una radio per non restare a casa” è il progetto definito dalla Conferenza Episcopale Italiana con il Ministero della Giustizia finalizzato a dare spazio, in occasione della GMG 2016, alle voci dei ragazzi presenti in questi carceri minorili.
Coordinati da don Virgilio Balducci Ispettore Generale dei Cappellani, i cappellani don Domenico Ricca dell’ Istituto Ferrante Aporti di Torino, don Claudio Burgio del Beccaria di Milano e don Francesco Bontà dell’ I.P.M. di Catania, d’intesa con i Direttori degli Istituti che hanno prestato la loro collaborazione e individuato gli educatori che hanno interagito con il progetto. All’iniziativa hanno contribuito anche Primaradio di Torino e Radio Zammu’ di Catania.
A Torino i ragazzi, avvicinandosi al mezzo radiofonico e sperimentando la loro voce, saranno loro a raccontare e raccontarsi. Si stanno interrogando su parole come speranza, misericordia e perdono, cosa dire agli ragazzi presenti a Cracovia e soprattutto al Papa. Da Catania, insieme ad alcuni pensieri sulla pace, i ragazzi leggeranno due lettere già vincitrici di un premio letterario locale: una rivolta al figlio appena nato, l’altra a un amico in libertà. Risponderanno alle domande: cosa è per te la felicità o cosa vorresti dire al Papa. Si esibiranno inoltre con alcune percussioni realizzate nel loro laboratorio musicale. Anche da Milano le storie difficili e drammatiche di alcuni giovani con i loro percorsi in carcere e in comunità. Leggeranno una lettera a Cupido sull’amore e si rivolgeranno ai loro coetanei a Cracovia, alternando interventi e canzoni scritte da loro con domande e speranze.