Quali documenti sono necessari per entrare in Polonia? C’è bisogno del visto d’ingresso?
Sono domande frequenti in questo periodo, specialmente nei giorni in cui l’Unione Europea affronta con apprensione la crisi umanitaria dei migranti. Spesso circolano voci di possibile chiusura delle frontiere tra Stati europei, generando un po’ di confusione.
Fin da subito il Ministero degli Esteri polacco si è impegnato “per favorire la partecipazione alla GMG da ogni parte del mondo”, nella convinzione che “si tratti di una grande occasione per la Polonia” (cfr. Comunicato Stampa al termine del II incontro preparatorio internazionale per la GMG di Cracovia 2016, tenutosi a Wadowice – Cracovia nei giorni 25-29 novembre 2015).
Con l’aiuto del Comitato Organizzatore Locale facciamo un po’ di chiarezza.
I PELLEGRINI ITALIANI CHE PARTECIPERANNO ALLA GMG NON AVRANNO BISOGNO DI ALCUN VISTO: dato che la Polonia appartiene all’Area Schengen, i cittadini italiani – così come tutti i cittadini dei Paesi europei che rientrano nell’Area – potranno raggiungere Cracovia muniti del solo documento di identità (carta d’identità).
NB: il documento di identità dei pellegrini italiani deve essere valido: consigliamo in via precauzionale a tutti i pellegrini di controllare per tempo la data di scadenza del proprio documento, così da avviare eventualmente le pratiche necessarie per il rinnovo. Qualora il documento d’identità scadesse proprio nei giorni della GMG, è possibile procedere con il rinnovo anche prima della data esatta di scadenza.
Discorso diverso per i cittadini non italiani diretti a Cracovia. Qui si configurano almeno tre casi concreti:
- I cittadini di nazionalità non italiana, ma residenti in Italia con regolare permesso di soggiorno, non avranno bisogno di visto: essi infatti, nel rispetto delle norme di Schengen, possono circolare nei Paesi dell’Area muniti del passaporto e del permesso di soggiorno.
- I cittadini di nazionalità non italiana provenienti da Paesi al di fuori dell’Area Schengen, che raggiungeranno Cracovia passando per l’Italia (o per un altro Paese dell’Area), dovranno munirsi del visto d’ingresso per l’Italia valido anche per la zona Schengen; con quel visto potranno poi recarsi in Polonia. Poniamo un esempio verosimile: i pellegrini di un gruppo proveniente dall’America, che faranno tappa in una parrocchia italiana prima di raggiungere Cracovia, dovranno ottenere nel proprio Paese il visto d’ingresso per l’Italia (con il prelievo dei dati biometrici del richiedente, come previsto dalle norme di Schengen); dopo di che, dall’Italia, potranno raggiungere la Polonia senza necessità di richiedere altro visto d’ingresso.
Molte ambasciate Italiane, a conoscenza delle procedure del Comitato, stanno richiedendo la lettera di invito (vedi punto successivo) anche a coloro che si recheranno prima in Italia. Pertanto invitiamo tutti coloro che raggiungeranno prima l’Italia, e successivamente si recheranno in Polonia, a specificare i loro piani all’ambasciata Italiana dove si rivolgeranno per il visto. - I pellegrini provenienti da Paesi al di fuori dell’Area Schengen, che raggiungeranno direttamente Cracovia, dovranno ottenere nel proprio Paese il visto d’ingresso per la Polonia (con il prelievo dei dati biometrici del richiedente, come previsto dalle norme di Schengen). Coloro che richiedono il visto solo per la settimana della GMG e per il gemellaggio e arrivano direttamente in Polonia, non pagano per ottenere il visto.
NB: molte ambasciate polacche in Paesi extra-Schengen richiedono una lettera di invito alla GMG. Questa lettera è disponibile sul sistema d’iscrizione: nella sezione “Visti”, i pellegrini interessati dovranno compilare un apposito modulo. Non appena il responsabile avrà inserito i dati delle persone che richiedono il visto, apparirà un file pdf che va stampato, fatto firmare dal vescovo e consegnato in ambasciata.
Per ogni dubbio o esigenza, è possibile contattare il Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile agli indirizzi usuali.