Non è solo una festa la Gmg diocesana che si celebra la Domenica delle Palme, ma una tappa di un cammino partito mesi fa e che proseguirà per tutto questo anno. Gli uffici di pastorale giovanile delle diocesi italiane pensando all’organizzazione puntuale di veglie, incontri di meditazione, confessioni, spettacoli e concerti, persino una «sagra della misericordia» con tanto di piada alla nutella, hanno tenuto sempre lo sguardo alto, puntato sull’Anno Santo della Misericordia e sulla Gmg di Cracovia che si terrà a luglio. Non è affatto un ‘extra’, dunque, nella vita dei ragazzi, questa Giornata diocesana, ma qualcosa che ha a che fare con la loro vita quotidiana. Così si spiega l’impegno dei giovani che hanno dato vita a una raccolta di beni di prima necessità per i detenuti con i quali hanno intessuto un dialogo a distanza, ma anche l’interesse di chi ha messo a tema le «frontiere » e le «periferie». Da Auschwitz e il mistero del male, tema che viene proposto anche nei Sussidi in preparazione alla Gmg polacca, all’interesse per i migranti che scappano dalle guerre e cercano rifugio sulle nostre coste. Sulla Gmg diocesana di domenica prossima, quest’anno più che mai, tira aria di impegno e concretezza. (di Daniela Pozzoli)
Verona. Nella tenda in piazza solidarietà ai reclusi
Un gesto di attenzione solidale nei confronti dei detenuti del carcere di Montorio in questo Anno Santo della Misericordia. È quello che sabato compiranno centinaia di giovani veronesi in occasione della celebrazione diocesana della Giornata mondiale della gioventù. Verranno infatti raccolti beni necessari per le persone recluse, in primis prodotti per l’igiene personale e carta da lettere. «Con la collaborazione dell’associazione “La Fraternità”, abbiamo attuato un progetto avviato nel dicembre scorso con la peregrinatio nella casa circondariale delle icone della Madonna di Loreto e della croce della Gmg – spiega don Nicola Giacomi, direttore del Centro di pastorale adolescenti e giovani –. Per la Quaresima quattro giovani detenuti, a partire dal Vangelo proposto ogni giorno dalla liturgia, hanno preparato brevi provocazioni e spunti di riflessione pubblicati nel sussidio Eterna è la sua misericordia. Consegneremo il frutto della raccolta solidale nel mese di maggio quando torneremo a Montorio con una copia della croce della Gmg». I giovani si ritroveranno sabato alle 17,30 in piazza Bra presso la Tenda della misericordia, una «chiesa giubilare da campo» che rimarrà allestita sino a domenica. Dopo l’esecuzione della cup song (una canzone suonata anche con i bicchieri) della Gmg e il passaggio per la Porta Santa, si recheranno a gruppi alla scoperta di quattro testimoni di misericordia (san Filippo Neri, san Camillo de Lellis, san Daniele Comboni e il venerabile Pietro Leonardi).In serata presso la Casa madre delle suore Orsoline, dopo un momento di festa, si terrà la veglia di preghiera presieduta dal vescovo Giuseppe Zenti, con la possibilità di continuare l’adorazione nella notte. (di Alberto Margoni)
Rimini. Una preghiera che diventa «sagra»
Un viaggio visivo, musicale e culturale nella misericordia. Con il «tuffo» nel sacramento della Riconciliazione. Rimini cambia marcia, e si incammina verso Cracovia allestendo la Gmg diocesana alla maniera di una festa. È nata così la «sagra della misericordia», non più soltanto una veglia di preghiera ma un «viaggio» di mezza giornata nella misericordia di Dio. «Negli ultimi anni ci siamo accorti che i ragazzi faticavano a reggere una veglia classica – spiega don Davide Pedrosi, il responsabile della Pastorale giovanile –. Gli stessi giovani ci hanno chiesto qualcosa di diverso. L’équipe di Pastorale giovanile (due laici: Francesco Grassi e Antonietta Lombardini, e tre preti: don Alberto e don Ugo oltre a don Davide) si è così inventata una Gmg modello sagra, con stand, mostre, multimedia, un percorso nel quale scoprire il volto di Dio che Gesù presenta nel Vangelo».
Presso la parrocchia di Sant’Agostino, in pieno centro a Rimini, sabato dalle 18,30 alle 23 la «sagra della misericordia» sarà caratterizzata dalla presenza di numerosi stand: un gazebo accoglienza, una mostra, un percorso multimediale, una biblioteca vivente dei testimoni, alcuni punti confessione, diversi luoghi per l’adorazione e la preghiera di Taizè, un padiglione gastronomico per chi intende cenare in compagnia. «A differenza degli altri anni – prosegue don Pedro, com’è affettuosamente chiamato dai ragazzi –, la proposta centrale non è la veglia serale, ma la possibilità di assaporare e gustare la misericordia di Dio nei vari momenti proposti, in particolare nel sacramento della Riconciliazione. Ciascuno potrà scegliere le esperienze da vivere». Suona il coro diocesano dei giovani, il cinema parrocchiale proietta video.
Al termine è prevista una breve veglia, alla quale partecipa il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi, presente pure alle confessioni. E chi vuol tirare tardi, lo può fare con tisana e piada-nutella.
(di Paolo Guiducci)
Torino. Sei «frontiere» in città dove farsi prossimo
Sei soglie davanti alle quali fermarsi per riflettere, prima di attraversare la Porta Santa. A Torino, la Giornata mondiale della gioventù a livello diocesano si celebra contemporaneamente in sei luoghi cittadini significativi, al di fuori dei tradizionali luoghi di fede. Ogni giovane, nella vigilia della Domenica delle Palme, potrà decidere quale ambito approfondire: sei catechesi per sei diverse «frontiere» da vivere come «soglie della Misericordia ». L’importante, come recita il tema della serata, è «non passare oltre», ma imitare il Samaritano e farsi prossimo dei fratelli. Tali ambiti di vita «che possono anche coincidere con degli ambienti – spiega don Luca Ramello, direttore dell’Ufficio di Pastorale giovanile della diocesi – rappresentano “luoghi, frontiere, periferie” da abitare con lo stile della prossimità. Le frontiere possono così diventare soglie ove ci si incontra, si dialoga, ci si confronta e si vive la responsabilità. Le sei “soglie” proposte ai giovani toccheranno i grandi temi della vita, alla luce della Misericordia».
Alla sinagoga e all’oratorio San Luigi si parlerà di Auschwitz e del mistero del male, alla stazione ferroviaria di Porta Susa di pellegrinaggi, viaggi e migrazioni. A Palazzo Barolo la catechesi sarà sulla creatività dei santi e nel Museo nazionale del Risorgimento, in quel Palazzo Carignano che per primo ospitò la Camera dei deputati del Regno d’Italia, si discuterà di responsabilità civile, nel Paese, in Europa e nel creato. Infine, i ragazzi potranno interrogarsi sul farsi prossimi nel corpo e nello spirito all’ospedale Gradenigo e su come comunicare la misericordia, attraverso i social e i mass media, nella sede Rai. Al termine delle catechesi, da ogni «soglia» si andrà in pellegrinaggio alla Cattedrale, per attraversare la Porta Santa e partecipare all’adorazione eucaristica, presiedutadall’arcivescovo Cesare Nosiglia.
(di Danilo Poggio)
[Articoli tratti da “Avvenire” – 16.03.2016]