Gli organizzatori della “Chiesa del Silenzio”, Padre Andrzej Muszala e Agnieszka Domaszczyńska della comunità “Pustelnia”, ci hanno spiegato la differenza tra il pregare nel silenzio e il pregare in silenzio, e il motivo per cui alla GMG c’è bisogno di un luogo di intimo incontro con Gesù.
Marta Łysek: La Chiesa del Silenzio. Che cos’è?
Agnieszka Domaszczyńska: Vogliamo partecipare alla GMG e riunirci nella chiesa di San Marco, dando a tutti la possibilità di incontrare Dio in questi giorni speciali proprio stando da soli con Lui.
Padre Andrzej Muszala: Possiamo dirvi che durante la Giornata Mondiale della Gioventù ci saranno davvero tantissimi giovani. Ci sarà molto movimento in ogni parte della città, e anche molto rumore. Ma è normale, dopotutto questa è una festa della gioventù! Ma al centro della GMG ci dovrebbe essere anche un luogo di silenzio. La stessa è stata organizzata nelle Giornate della Gioventù precedenti, per esempio a Roma e a Parigi. In ogni posto c’era una chiesa dedicata al silenzio, una sorta di intimo “cuore” di un organismo vivente. La Chiesa del Silenzio in via San Marco avrà un ruolo molto simile: i giovani avranno l’opportunità di entrare, concentrarsi, pregare ed entrare in contatto personale con Dio. Ecco perché stiamo organizzando tutto in modo che nella chiesa ci sia completo silenzio praticamente per tutto il tempo, forse solo con una pausa durante la notte per fare le pulizie. Senza funzioni, solo con l’esposizione del Santissimo Sacramento.
MŁ: In cosa consiste la preghiera nel silenzio?
AD: Prima di tutto consiste nel diventare consapevoli della presenza di Dio in noi. Lo scopo di quel momento è guardarci dentro, con il nostro cuore e la nostra fede “guardare” Gesù presente in noi, ascoltare quello che ha da dirci. La preghiera dovrebbe portarci all’atto più importante, l’atto di fede, nel quale esprimiamo il nostro amore per Dio e ci doniamo completamente a Lui. Affidandoci a Lui in questo modo, possiamo essere sicuri che ci trasformerà e ci renderà sempre più pronti e aperti a ricevere la Sua volontà.
AD: Chi non ha esperienza di questa preghiera nel silenzio, probabilmente si chiederà: “Cosa farò, una volta entrato in questo tipo di chiesa?”. Questo è il motivo per cui abbiamo preparato divers sussidi. Uno di questi è un libretto nel quale la preghiera nel silenzio viene descritta passo a passo. Il libro è tradotto nella maggior parte delle lingue che saranno usate durante la GMG e sarà disponibile all’entrata della chiesa.
P. Muszala: Oltre a questo, ci sarà anche un volantino per ogni persona. Un piccolo manuale chiamato “Guida per il silenzio”, che spiega come essere toccati da questo tipo di preghiera, per non parlare troppo con Dio e fare una vera preghiera interiore.
MŁ: Perché è necessaria una guida al silenzio?
P. Muszala: Durante la preghiera nel silenzio la cosa più importante è entrare e ascoltare. Come ha fatto Samuele: “Parla, Signore, perché il Tuo servo Ti ascolta”. È essenziale che durante questo porsi in ascolto di Dio ogni persona si doni completamente come Gesù ha fatto nel Getsemani, dicendo a Suo Padre: “Non sia fatta la mia, ma la Tua volontà”. Dopo il silenzio c’è bisogno di essere in grado di lasciarsi “commuovere”, per calmare il più possibile il nostro cuore, in modo che Dio possa agire in noi. Questo non è facile, bisogna imparare tutto. Ecco perché serve un aiuto. È come una piccola guida al “Deserto di Giudea” nel centro della grande “Gerusalemme”.
MŁ: Come è stato a Roma?
P. Muszala: È stato magnifico! La Chiesa del Silenzio era sempre piena. Alcune centinaia di persone completamente in silenzio! Candele, oscurità e nessuna parola. All’esterno c’era movimento, una grande folla e tanto mormorio, per le strade succedevano tante cose interessanti, e all’entrata della chiesa l’atmosfera cambiava di colpo. Quel silenzio era ancora più attraente. Noi cercheremo di fare qualcosa di simile a Cracovia.
AD: Forse il Papa stesso andrà nella chiesa di San Marco a pregare?
P. Muszala: Lo inviteremo di sicuro! In ogni caso, conosce questo tipo di preghiera molto bene. Nella prima intervista dopo che fu eletto, alla domanda sul suo modo di pregare, Papa Francesco ha risposto che ogni giorno dalle 19:00 alle 20:00 passa una’ora da solo in silenzio in adorazione del Santissimo Sacramento.
Traduzione di Francesca Berardo (tratto dal sito www.krakow2016.com)