“Vuoi una vita piena? Comincia a lasciarti commuovere”. Non usa giri di parole papa Francesco che ai giovani radunati nel parco di Blonia parla con semplicità e chiarezza, in un dialogo continuo con loro: “Per avere una forza rinnovata c’è una risposta; non è una cosa, non è un oggetto, è un dono, una persona ed è viva, si chiama Gesù Cristo”. È Lui che “sa dare vera passione alla vita, che ci porta a non accontentarci di poco e a dare il meglio di noi stessi; che ci interpella, ci invita e ci aiuta ad alzarci”.
Il lungo giro di Francesco in papamobile tra la folla – dopo il suo arrivo in tram con un gruppo di disabili – ha aperto giovedì 28 luglio la cerimonia che dà ufficialmente il via alla Gmg di Cracovia. I keeway e gli ombrelli colorati, le mani intrecciate e i sorrisi dei ragazzi restituiscono comunque – nonostante la pioggia caduta copiosamente – la gioia di un evento che ha il sapore della festa e dell’incontro.
“La felicità germoglia e sboccia nella misericordia” che è “la risposta, il suo invito, la sua sfida, la sua avventura”. Per questo, è l’invito del papa, “chiediamo al Signore: lanciaci nell’avventura della misericordia”. “Lanciaci – continua Francesco – nell’avventura di costruire ponti e abbattere muri, recinti e reti; di soccorrere il povero, chi si sente solo e abbandonato, chi non trova più un senso per la sua vita. Spingici all’ascolto di coloro che non comprendiamo, di quelli che vengono da altre culture, altri popoli, anche di quelli che temiamo perché crediamo che possono farci del male”.
“Quando Gesù tocca il cuore di un giovane, di una giovane, questi sono capaci di azioni veramente grandiose”, assicura il pontefice che definisce “un dono del cielo poter vedere molti di voi che, con i vostri interrogativi, cercate di fare in modo che le cose siano diverse”. “È bello, e mi conforta il cuore, vedervi così esuberanti”, confida il papa. E aggiunge: “La Chiesa oggi vi guarda e vuole imparare da voi, per rinnovare la sua fiducia nella Misericordia del Padre che ha il volto sempre giovane e non smette di invitarci a far parte del suo Regno”.
