Al centro della catechesi, naturalmente, il tema della misericordia. “Non si può essere strumenti e testimoni della misericordia di Dio – ha detto Vallini ai numerosi presenti – se prima non ci lasciamo toccare dal suo amore”. “Bisogna riconciliarsi con Dio – ha aggiunto – e permettere che entri nella nostra vita ogni giorno perché Egli vuole solo la nostra felicità”.
Ma come si diventa strumenti di misericordia? “Non serve una strategia – ha spiegato il cardinale vicario -, occorre solo che guardiamo gli altri, proprio come ci guarda Gesù, con gli occhi del Suo amore”. E questo “accade quando la nostra libertà si incontra con la Grazia di Dio. Egli è sempre pronto ad accoglierci. Ci aspetta a braccia aperte, anzi ci corre incontro quando compiamo il proprio passo verso di Lui”, ha detto, citando la parabola del figliol prodigo. Inoltre Vallini ha elencato alcune condizioni dell’essere cristiani: “Vivere senza un attaccamento morboso alle cose. I soldi servono, ma non devono diventare un idolo. Essere poveri in spirito, ovvero avere un atteggiamento interiore di libertà”. E soprattutto: “Mettersi al servizio degli altri”. Infine, facendo un accenno alle scelte vocazionali, il cardinale ha concluso: “Dire di sì al Signore non è perdere la libertà, ma trovarla. E la confessione non è un dovere, ma il cammino verso questa libertà. Andate sempre avanti con tanta, tanta fiducia”.
La catechesi si è svolta in un clima di grande festa, accompagnata dai canti dei ragazzi. In seguito la Messa e numerose confessioni. Il tutto in un’atmosfera di gioia, di gioventù, di speranza.
(Giuseppe Muolo)