«Prof è un po’ come fare un compito in classe da solo, perché il giorno prima sei stato malato: se lo fai con gli altri, ti senti sostenuto e hai meno paura!». Così parlano i miei studenti: la squadra vince e cammina, rispondendo all’appello del Papa che li invita al Giubileo dei ragazzi di a Roma. Lette tra i banchi di scuola superiore – e, sono sicuro, anche nelle parrocchie – quelle parole del Papa segnano i più giovani: «Rimanete saldi nel cammino, andate con coraggio controcorrente, giocate la vita su grandi ideali, andate sempre al di là, siate amici di Gesù». Francesco, con il suo stile inconfondibile, fa passare in secondo piano il tarlo della paura che i tragici eventi parigini hanno disseminato nelle nostre abitudini e nelle famiglie. Queste ultime pongono le doverose resistenze di fronte alla voglia dei figli di partecipare al Giubileo dei ragazzi. E così, dialogando con loro, dei desideri che si hanno a 16 anni, quali realizzarsi nello studio, avere amici, innamorarsi, accontentare i genitori, serpeggiano anche le paure, solitamente l’esatto opposto dei desideri.
Di fronte all’impulsiva tentazione di noi grandi di arroccarci in noi stessi, sono proprio i più piccoli che fanno riflettere sulla forza dell’unità, del coraggio e del desiderio di stare insieme. Sarà la formula dell’evento con le sue tappe in via della Conciliazione, la festa all’Olimpico, il passaggio dalla Porta Santa e la Messa in piazza San Pietro col Papa a caricarli di entusiasmo, tale da rassicurarmi che saranno loro a parlare con i genitori. Oppure sarà il loro cercare Dio-felicità, anche in questi eventi, che li spingerà ad aderire senza paura.
«Prof in tv dicono che fanno i controlli – mi dicono ancora –, ma se andiamo tutti insieme diamo un segnale forte, controcorrente, così come dice il Papa… e lei viene, ci accompagna?». Spontaneo ti viene un «let’s go!», perché all’entusiasmo e alla vitalità che solo i giovanissimi sanno offrire non si può rispondere con la chiusura, ma con l’apertura alla Grazia della pace.
(Articolo di don Massimiliano Fasciano – direttore Pastorale Giovanile Molfetta – tratto da Avvenire, 10.02.2016)