“Il problema è scegliere la strada giusta!”. Papa Francesco stacca il collegamento – che l’ha portato a dialogare in diretta con i giovani italiani – e si affaccia alla finestra sulla piazza dell’episcopio di Cracovia, continuando idealmente il discorso a braccio con cui fa parlare il mistero della vita. E l’entusiasmo della folla cede il passo al silenzio che accoglie il racconto del Santo Padre. Nelle sue parole passa la storia di un ventiduenne – grafico, autore delle immagini e dei loghi della Gmg – che proprio attraverso il lavoro di preparazione all’evento ha ritrovato la fede. Lo scorso novembre gli viene diagnosticato un tumore.
“Il suo sogno – continua Francesco – era quello di arrivare a questo evento: aveva un posto prenotato nel tra su cui avrebbe viaggiato il Papa. È morto il 2 luglio, dopo aver fatto un gran bene a tutti”.
La piazza si raccoglie in una sola preghiera, nella memoria di un coetaneo a cui la malattia non ha fatto sconti.
“Penserete che voglio rovinarvi la serata – riprende con realismo il Santo Padre – ma è la verità e noi dobbiamo abituarci alle cose buone come alle cose brutte: la vita è così, cari giovani.
“Ma c’è una cosa – aggiunge – della quale non possiamo dubitare; la fede di questo ragazzo. Lui ora è con Gesù e lo troveremo un giorno.
“Il problema è scegliere la giusta strada – conclude il Papa – come ha saputo fare questo amico: ringraziamo il Signore perché ci dà esempi di giovani coraggiosi. E voi non abbiate paura, fate vedere la vostra gioia cristiana, la gioia di essere una comunità che segue Gesù”.
Il testo integrale del discorso del 27 luglio dalla finestra